martedì 23 gennaio 2018



RECENSIONE: THE INHUMANS (SERIE TV)





 Ho cercato di guardare The Inhumans, miniserie di 8 puntate, senza lasciarmi influenzare dalle numerose critiche lette qua e là in rete (più che critiche diciamo vere e proprie stroncature…), ma non c’è stato niente da fare: la serie è effettivamente insalvabile.

I boss della Marvel avevano dapprima annunciato il film The Inhumans in uscita per il 2019, e noi fans tutti con l’hype!, visto che gli Inumani sono personaggi davvero intriganti, con molte tematiche su cui poter costruire un buon plot e tante peculiarità; e invece no, decidono di farci una serie, sempre inserita nel MCU, ma senza sfruttare tutto ciò che i personaggi avrebbero potuto dire.
 Già nella seconda stagione di Agents of Shield si era iniziato a parlare di cristalli terrigeni e in seguito degli Inumani stessi, essendo Daisy una di loro, e qui c’è il primo punto a sfavore: perché non inserire in una puntata di AoS qualche Inumano e/o un qualche Agente nella serie a loro dedicata? Niente, nessun collegamento tra le due serie. E vabbè.

Nel mondo Marvel, the Inhumans ovvero gli Inumani (creati da Stan Lee e Jack Kirby) sono una razza antichissima. Gli alieni Kree (che sono apparsi nella 5a stagione di AoS) arrivarono sulla Terra 25mila anni fa e presero alcuni umani per potenziarli geneticamente e usarli poi come armi per le loro guerre, ma poi li abbandonarono a loro stessi; costoro erano gli antenati dei moderni Inumani, e  vivranno nascosti per secoli, nella loro città, Attilan, tra i monti dell’Himalaya (poi si trasferiscono nella Zona Blu della Luna, ultimamente in una base volante sopra NY)
Attilan
organizzandosi in un rigido sistema di caste e sotto la guida della famiglia reale. Come viene narrato nel primo numero della serie a fumetti uscita nel
1965, lo scienziato Randac si accorge che, se sottoposti alle nebbie terrigene, gli Inumani acquisiscono incredibili poteri , diversi per ogni esponente della razza: questa pratica diventa poi un vero rito di iniziazione. Quindi abbiamo una famiglia reale dominante,  la popolazione inumana composta da individui con particolari poteri che vive n una città ipertecnologica e benestanti, e la casta inferiore che viene e schiavizzata nelle miniere, i Primitivi Alfa, che nel fumetto sono ominidi e nella serie tv persone normali ma senza poteri; già da questo si capisce come siano singolari questi personaggi e come si poteva sviluppare la serie, cosa che è stata fatta solo in parte.
Nei fumetti, la famiglia reale composta dal re Black Bolt/ Freccia Nera, sua moglie Medusa e una serie di parenti (Crystal, Gorgon, Karnak, Triton e anche il cane teleport Lockjaw) incontrano più volte i Fantastici quattro, i Vendicatori e gli X-Men, dando vita ad appassionanti avventure; uno dei più gravi pericoli per gli Inumani è costituito dal fratello pazzo di Freccia Nera, Maximus, che vuole impadronirsi del potere (ovviamente).


Tutta la serie tv è basata su questo tema. Maximus qui è meno pazzo che nel fumetto, non ha poteri (nei fumetti li ha, son poteri di controllo mentale) e convince i primitivi Alfa a ribellarsi alla famiglia reale, cacciarli e mettere lui sul trono. Così, Freccia Nera, Medusa, Crystal con Lockjaw, Karnak e Gorgon e Triton fuggono sulla Terra, guarda un po’ alle Hawaii (perché girare lì è fiscalmente comodo) e inizia una serie di avventure per nulla appassionanti e anche stupide, specie nel contatto con i terrestri.  
Ora, i poteri del gruppo effettivamente non sono facili da rendere. Freccia Nera ha una voce devastante, quindi deve restare muto, e visivamente non è il massimo vederlo gesticolare; l’attore poi ha zero carisma. Medusa ha dei lunghi capelli rossi che si muovono, ma l’affetto viene reso malissimo e solo nella 1° puntata, poi glieli tagliano a zero e in tutta la serie è rasata, quindi resa in pratica umana. L’attrice comunque è carina e bravina. Non male anche Crystal, che ha poteri sugli elementi, ed è molto carino anche come viene reso il teletrasporto di Lockjaw, una delle poche cose positive. Karnak, che ha il potere di trovare il punto debole delle cse e distruggere facilmente coi suoi colpi di karate, sembra un cretino e Gorgon, che ha piedi di cavallo, viene eliminato quasi subito, così come Triton, un uomo-pesce, si vede in  pochi episodi, forse perché non sapevano bene cosa farsene di uno coi piedi equini e uno dall’aspetto ittico.
Maximus è interpretato da Iwan Rehon, il Ramsay Bolton del Trono di Spade (da un Bolton a un Boltagon il passo è breve… eh eh eh! questa la capiranno in tre!!! :-D ),
Maximus/Iwan Rehon
una spanna superiore a tutti gli altri, l’unico a tenere a galla lo show che nel complesso appare insalvabile. I costumi sono uguali, e va bene; le scenografie di Attilan sulla Luna sono davvero misere, lontane dalle grandiose immagini di Jack Kirby e degli altri disegnatori Marvel; il montaggio è davvero pessimo, la sceneggiatura semplicistica, i colpi di scena troppo pochi per evitare gli sbadigli.
Di tutto ciò devono essersi resi conto anche i boss della Marvel, che hanno cancellato la serie. Vedremo mai il film? Se deve essere realizzato così, speriamo di no; mi chiedo però come continuerà la storia in Agents of Shield.
Non ci resta che aspettare per scoprirlo!

Le immagini sono copyright degli aventi diritto e sono state utilizzate al solo scopo illustrativo.




Nessun commento:

Posta un commento