giovedì 4 gennaio 2018


RECENSIONE: STAR WARS VIII GLI ULTIMI JEDI












Avendo visto il film in enorme ritardo rispetto al giorno di uscita, non ho potuto fare a meno di leggere numerosi commenti e recensioni qui e là in rete, opinioni molto discordanti tra loro, quindi non sapevo cosa aspettarmi.

Il film comincia con un combattimento tra Primo Ordine e Resistenza, per passare subito dopo al punto preciso in cui era finito Episodio VII, ovvero Rey che porge a Luke la spada laser.
Luke in questo film è, come giusto che sia, un personaggio giunto al crepuscolo, tormentato e deluso, che compie però il suo dovere fino in fondo; anche Leia è al tramonto, ma … debbo dire che indossa anelli bellissimi!
Ecco, le battute umoristiche, reintrodotte nella saga dopo una lunga assenza, fanno proprio quest’effetto: sono messe un po’ a cavolo interrompendo l’epicità delle scene, però sono adatte all’epoca contemporanea (qualcuno le ha definite da cinepanettone Marvel). Nella trilogia classica erano prerogativa soprattutto del duo Han/Chewbe, qui sono divise tra le scene Pou e le scene riguardanti Finn, più altri pezzi in cui sono presenti le creaturine aliene.
Finn non ha un ruolo centrale come in Episodio VII, ha comunque il suo spazio anche se la sua missione mi ha lasciato un po’ perplessa, sia per quanto riguarda la lunghezza sia sull’utilità in sé.
 Altri personaggi introdotti nel film precedente non hanno avuto lo spazio che si presumeva, come la famigerata Phasma; ne vengono però introdotti di nuovi, come quello interpretato da Benicio Del Toro.
Il protagonista assoluto, e anche il personaggio meglio riuscito, stavolta è Kylo Ren, ovvero il lato oscuro della forza perfettamente controbilanciato da Rey, che ne rappresenta il lato chiaro. Kylo, alias Ben Solo, è molto tormentato e viene indagato a fondo più degli altri personaggi. Rey fa il suo, anche se è messa un po’ in ombra da Luke e da Kylo, con cui ha bellissimi duetti.
Una mancanza che ho avvertito nel film è stata l’assenza di un qualsivoglia legame tra Kylo e sua madre. Possibile che non si pensino, non si citino, niente? Boh.

Le creature aliene, una delle caratteristiche della saga, sono molto carine e anche  ben inserite nel contesto.

Ciò che ha fatto più storcere il naso ai fan sono state due cose specifiche: una in effetti mi è sembrata davvero esagerata, l’altra una questione molto tecnica a cui non ho dato molto peso in verità, anche se capisco che agli specialisti possa aver dato fastidio. Non entro nello specifico per non spoiler are, anche se mi rendo conto di essere criptica…

Nulla da eccepire sugli effetti speciali, sui costumi, sul trucco e parrucco, sulla fotografia  e sulla colonna sonora; il montaggio invece non mi ha del tutto convinto: alcune sequenze sono troppo lunghe, si potevano anche tagliare, tipo il rapporto Rey/Luke e la scena dell’avventura di Finn insieme a una nuova,Rose Tico.
 Il film comunque non è affatto noioso nonostante sia molto lungo, i colpi di scena non mancano anche se non sono proprio da restare a bocca aperta.

L’impressione generale è che Gli ultimi Jedi sia un film di svolta, pur restando nella scia della saga,  preludio per il gran finale che tornerà a essere diretto da JJ Abrams.
 Di certo si è  osato di più rispetto a Episodio VII, che è stato un bellissimo e sentito omaggio alla serie classica e nulla di più.  
Tutti ci chiediamo che ne sarà della Principessa Leia, data la dolorosa scomparsa di Carrie Fisher a cui giustamente è dedicato il film. Non ci resta che aspettare due anni.

In loving memory of our princess Carrie Fisher è la frase che conclude la prima parte dei titoli di coda, e anche io voglio concludere questa recensione così.






 

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